Persone richiedenti asilo: nuove emergenze

Situazioni di conflitto armato, di violenza, di violazioni dei diritti umani o di disastri ambientali spingono ogni anno milioni di persone a migrare in cerca di protezione in altri paesi. Con lo scoppio della guerra in Ucraina il problema si è ulteriormente aggravato diventando centrale nelle politiche nazionali ed europee e ponendo serie difficoltà nella individuazione di risposte adeguate.

In questi primi giorni di autunno, inoltre, continuano gli sbarchi di persone provenienti soprattutto dalla Tunisia, dall’Egitto, dal Bangladesh, dall’Afghanistan e dalla Siria. Le nostre comunità parrocchiali, sollecitate ed invitate ad aprire le proprie porte a chi è in difficoltà, hanno dimostrato, negli anni, attenzione e sensibilità verso i/le richiedenti asilo. L’emergenza però non è finita e sappiamo che, al fine di liberare posti per i nuovi arrivi, cooperative e associazioni, sollecitate dalle Prefetture, si trovano a dover fare uscire dalle strutture persone extracomunitarie ormai regolarizzate ma considerate “fragili”, cioè non ancora in grado di essere autonome (mamme con figli minori, persone con problemi sanitari, famiglie numerose…). Il momento è molto delicato: la Caritas Diocesana ha l’intenzione, insieme al mondo delle cooperative e del volontariato, di suggerire alle istituzioni un tavolo di lavoro per far fronte alle richieste che queste persone, rimanendo senza casa, presenteranno.

Invitiamo le comunità cristiane, le Caritas parrocchiali e i CDA Vicariali a continuare a sostenere attraverso l’ascolto, l’orientamento, la fornitura di viveri e di indumenti le persone che, in questo stato, chiedessero aiuto e a segnalarci eventuali situazioni incontrate. Ricordiamo anche che siamo sempre alla ricerca di nuove disponibilità di accoglienza.

Resoconto degli aiuti per l’emergenza Ucraina

Al 31 luglio 2022

Sono stati raccolti € 578.000 (50.000 dall’associazione Adam Onlus)

Sono stati girati 150.000 euro a Caritas Italiana per progetti in loco o nei paesi confinanti

Sono stati spesi 148.650 euro per i ragazzi ucraini accolti in Seminario