CDAVx

Centro di Ascolto Vicariale delle Povertà e delle Risorse = CDAVx

Un acronimo che è anche simbolo.
CDAVx, Centro Di Ascolto Vicariale delle Povertà E delle Risorse. Le ultime tre lettere sono rappresentate dalla x che si può leggere “PER” come acronimo di Povertà E Risorse ma si può leggere anche “X” come l’incognita nei simboli della matematica. È in apice, come gli esponenti delle potenze. CDAV elevato x. Il Centro di Ascolto vicariale cerca di promuovere la Carità (elevare la comunità che è fatta di povertà e risorse) ma i frutti sono incognite che non conosciamo ma in cui speriamo perché le relazioni, il Centro di Ascolto, l’impegno a curare e creare reti, sono una potenza.

Che cos’è il CDAVx?

Un luogo, un tempo, delle persone dedicate solo ed esclusivamente all’ascolto.

a) Destinatari:

Tutte le persone, in particolare le persone in difficoltà, qualsiasi tipo di difficoltà, che cercano accoglienza, vicinanza e aiuto.
Al CDAVx possono accedere anche persone che desiderano offrire del tempo per fare del volontariato. Il CDAVx si attiva attraverso un semplice colloquio per orientare persone che cercano di vivere qualche esperienza di volontariato. In particolare si cercherà uno strumento idoneo per raccogliere le anagrafiche e le competenze di questi nuovi possibili volontari

b) Metodo:

Dall’assistenza alla promozione attraverso la prossimità e la vicinanza. Un ascolto che promuove e attiva le risorse della persona che si ascolta. Un coinvolgere e attivare le reti formali e informali vicine alla persona.
Dall’incontro sporadico all’accompagnamento. La scheda cartacea, non è burocrazia, ma strumento per accompagnare il volontario in un colloquio più significativo e approfondito e per non disperdere i dati e le informazioni.
Dall’emergenza al progetto: imparare a non dare risposte immediate, ma darsi un tempo per ascoltare altri soggetti del territorio che possono conoscere la persona (assistenti sociali, Caritas parrocchiali, parroci, altre realtà significative del territorio) e approfondire e conoscere maggiormente la situazione per tentare di dare delle risposte più significative e adeguate.
Dal portare il peso da solo al lavorare in equipe: spesso si incontrano situazioni anche molto difficili e come volontari se ne sente tutto il peso e ci si sente soli. Fondamentale sarà il confronto in equipe dove insieme si valutano cammini e percorsi.

c) Osservatorio:

Dall’ascolto nasce l’osservatorio OS.CAR (Osservatorio Caritas): i dati delle persone, che sono stati raccolti con delle schede cartacee, potranno essere inseriti in un programma di Caritas Triveneto per una lettura, offrendo così

uno strumento prezioso di valutazione per darsi il tempo per riflettere, pensare e trovare lentamente anche nuove e inedite risposte legate ai bisogni di quel specifico territorio e valorizzando le risorse di quel specifico ambiente, verificando l’efficacia e l’operato di quanto si sta facendo;

la possibilità di scrivere dei Rapporti a livello di Nord-Est, di Diocesi e di realtà vicariale. Strumento altrettanto prezioso per interagire con le istituzioni locali (comuni e Ulss per i piani di zona ecc..) e per sensibilizzare le comunità cristiane.

Perché un CDAVx?

Dice il volto di una Chiesa in un territorio. L’ascolto è sempre stato fatto nelle comunità in particolare dai parroci nelle canoniche : oggi si mettono nelle condizioni di ascoltare i laici che, a nome della comunità cristiana, hanno una formazione specifica, hanno gli strumenti per ascoltare, sono messi nelle condizioni di interagire con le istituzioni. Primato dell’ascolto: Capaci di ascoltare e entrare in relazione, primo ed essenziale bisogno di ogni essere umano. Non un servizio in più nel territorio, ma uno strumento per creare comunità vicariale, per mettere in rete, collaborare tra le tante realtà delle nostre parrocchie che spesso sono frammentate e separate. Un prezioso servizio alla comunione vicariale. Un modo per essere e costruire Chiesa.