Decreto diocesano

A fronte delle nuove disposizioni ministeriali e regionali sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19 la Diocesi di Padova ha pubblicato le sue indicazioni. Esse riguardano anche le attività caritative di parrocchie e vicariati.

Riportiamo qui di seguito le indicazioni per le attività caritative, mentre quelle complete della diocesi possono essere scaricate dalla lista a fondo pagina.


Visto il Decreto Legge n° 33 del 16 maggio 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di domenica 31 luglio 2020, in comunione con i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, per la Diocesi di Padova dispongo quanto segue:

  1. In tutti i luoghi si eviti ogni assembramento di persone e si rispettino sempre le norme sanitarie, e in particolare:
  • tutti coloro che accedono mantengano sempre la distanza interpersonale di 1 metro; indossino la mascherina; igienizzino le mani all’ingresso;
  • non è consentito l’accesso ai luoghi in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C; non è consentito l’accesso a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Ciascun partecipante è in generale responsabile del rispetto di dette condizioni;
  • gli ambienti utilizzati, e in particolare i servizi igienici, debbono essere igienizzati e disinfettati regolarmente; si provveda ad una adeguata areazione; si prevedano sempre percorsi differenziati che impediscano il contatto ravvicinato tra le diverse persone.

Le attività caritative (La Caritas diocesana, le Caritas parrocchiali e realtà affini) possono continuare il loro servizio garantendo le condizioni stabilite al n. 1. In particolare:

  1. Le attività dei Centri di Ascolto vicariali/parrocchiali e altre attività che prevedono colloqui personali siano preferibilmente fatte telefonicamente. Se è necessario che avvengano in presenza, preferibilmente, si svolgano all’esterno. Se, invece, si decidesse di utilizzare i locali della parrocchia, riferirsi alle “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” pubblicate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, alla voce “Uffici aperti al pubblico” (vedi allegato in calce al presente articolo).
  2. La consegna di generi alimentari avvenga preferibilmente tramite consegna a domicilio, oppure, avvenga all’esterno della sede/magazzino distanziando gli appuntamenti in modo che siano evitati gli assembramenti. Se si dovesse presentare la necessità di accogliere le persone all’interno dei locali parrocchiali riferirsi alle “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” alla voce “Uffici aperti al pubblico” (vedi allegato in calce al presente articolo).
  3. La consegna di vestiario usato avvenga a domicilio o all’esterno. Se, invece, si decidesse di utilizzare i locali della parrocchia, riferirsi alle “Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative” pubblicate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, alla voce “Commercio al dettaglio” (vedi allegato in calce al presente articolo).  Dovranno essere messi a disposizione degli avventori guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce. Inoltre si consigli di non usare il vestiario subito, ma solo dopo alcuni giorni di “quarantena”. Vista la tabella allegata che riporta i tempi di persistenza del virus su vari materiali, si consiglia di fissare la quarantena in una settimana.